Salve dottore, mi chiedo se diventerò, alla fine pazzo. nella prima infanzia tendenza a star solo e non socializzare, vittima di bullismo senza che lo confidassi a nessuno. A 16 anni ho iniziato a cambiare prima bravo ragazzo poi spinelli, abbandoni improvvisi a scuola, e cose che ora chiamerei depressioni . ho fatto un po’ di psicoterapia con una psicologa da cui mi portò mia madre, ma smisi. Dopo la scuola una fidanzata con grandi conflitti e litigate, ma non mi ci staccavo. Usavamo molto di spinelli e meno frequentemente di droghe pesanti, ma senza dipendenza. Dopo la separazione ho mollato le donne e mi sono rifugiato nelle droghe per tappare ansia, rabbia e depressione,. praticamente ho perso la mia identità , ho visto anche un paio di psichiatri, ero convinto di avere qualche malattia grave fisica e non riuscivo più a stare in contatto con una donna. Ho cercato di reagire come potevo, con mille problemi tenevo il lavoro, nel supermercato dove mi ha messo mio zio, ma le relazioni con le donne sono diventate disastrose, subito litigi rabbia immotivata da parte mia, non reggo la relazione ma non so stare senza. Mi sento abbandonato poi per colpa mia anche se sono io che allontano. Lo psichiatra mi faceva notare che non perdevo mai nelle crisi il contatto con la realtà, ma solo i conflitti emozionali diventavano intollerabili.. mi dava solo i soliti antidepressivi e poi ho capito che non mi fanno niente. non prendo niente.. ma le mi crisi mi chiedo con angoscia sono anticipazioni di qualche forma di schizofrenia?. Lo psichiatra dice di no, ma io ho cominciato a leggere su internet e non mi pare ci sia accordo e mi chiedo se un borderline può diventare schizofrenico.
Dunque, uno psicoanalista ha bisogno di un certo numero di incontri per farsi un’idea del tipo di struttura che un soggetto presenta. Così, in generale, il suo quadro mi sembra orientare verso un certo tipico polimorfismo psicopatologico del borderline. Al nucleo c’è la depressione originaria, da cui origina tutta l’altra sintomatologia, anche quella di tipo rabbioso-aggressivo. La rabbia è verso la frustrante madre arcaica, l’oggetto cattivo interiorizzato che porta la depressione. Lei non parla nella sua lettera dei rapporti con le figure genitoriali. La miglior cosa è che lei trovi uno psicoanalista con cui costruire un buon rapporto, superando idealizzazioni e detronizzazioni, per trovare nella profondità dell’inconscio le conflittualità rimosse e gli affetti originari per le figure di riferimento. Utile l’ipnosi meditativa per tacitare la rabbia e sciogliere l’ansia (al posto delle droghe o dei farmaci). Un caro saluto.