Negli ultimi anni si è diffusa maggiormente anche in Italia la diagnosi di ADHD, che viene applicata a quei bambini, a quegli studenti che a scuola e a casa sono molto facilmente distraibili, che non portano a termine le loro attività, oppure che non stanno zitti un attimo e vogliono essere sempre al centro dell’attenzione. A volte possono avere anche dei comportamenti impulsivi che possono metterli a rischio di incidenti. Seguendo la tendenza di altri paesi, in primis gli Stati Uniti, si è diffuso l’uso di trattamenti farmacologici per questi ragazzi. Sono certamente ragazzi che mettono alla prova la pazienza di genitori e insegnanti. Per questi ragazzi è importante che la scuola abbia insegnanti preparati alla gestione di questo problema attraverso la consapevolezza delle caratteristiche di questo tipo di personalità, che hanno bisogno di essere seguiti in maniera speciale. Le caratteristiche di questi ragazzi non devono essere viste come emergenti indipendentemente dal contesto sociale e familiare in cui vivono. Quindi per aiutarli è indicato un intervento di tipo psicologico ed educativo che si ponga anche in ascolto delle loro esigenze affettive. Sono spesso ragazzi che hanno una bassa autostima per i loro risultati scolastici. Sarebbe auspicabile che chi si occupa di loro trovasse anche degli elementi di positività nelle loro capacità nelle attività che li possano valorizzare. Una risposta sempre negativa degli altri nei loro confronti rafforza l’idea di questi ragazzi di non avere caratteristiche positive. La durata aumentata della scolarizzazione negli ultimi decenni e la ritardata entrata nel mondo del lavoro fa risaltare questo problema più vistosamente rispetto a periodi storici in cui un certo tipo di ragazzo veniva avviato presto al lavoro.